Edema osseo.
Risponde l’équipe medica specializzata in fratture e traumi del Centro Iperbarico di Ravenna.
Definizione e cause dell’edema osseo.
L’edema osseo è il rigonfiamento anomalo dell’osso per travaso di liquidi che ne possono comportare la morte (infarto osseo). Sono coinvolte le cellule e i mediatori chimici della infiammazione.
Le cause dell’edema sono:
- traumi ossei e articolari, come quelli che interessano il legamento crociato anteriore o il legamento della caviglia;
- interventi di artroscopia o chirurgia articolare;
- osteoartrosi nella parte mediale del ginocchio, a livello del condilo-femorale mediale e/o del piatto tibiale mediale, nel caso di ginocchio varo-artrosico;
- infiammazione dei tendini estesa all’osso;
- blocco della circolazione del sangue (ischemia) per occlusione o trombi come nella necrosi asettica della testa del femore o di altre ossa;
- infezione dell’osso (osteomielite);
- utilizzo prolungato del cortisone.
Soggetti maggiormente a rischio.
Le persone potenzialmente più esposte all’insorgere di edema osseo sono gli ultra 50enni vista la progressiva riduzione della densità ossea.
Nelle donne di età compresa fra i 50 e i 70 anni, suscettibili di osteoporosi da menopausa, l’edema può essere causato da micro-frattura da stress nella porzione trabecolare del ginocchio, subito al di sotto la cartilagine articolare (subchondral insufficiency fracture).
Fratture inferiori ai 4 millimetri si sistemano da sole mentre al di là di questo limite il danno è spesso irreversibile.
La pratica sportiva può causare micro-traumi tipici del podismo intensivo o piccole fratture da stress.
Quando una qualsiasi lesione dell’osso costringe alla ridotta motilità e ne deriva dolore (fitte di notevole intensità soprattutto durante le ore notturne), non riconducibile a eventi traumatici recenti, è da ipotizzare la sindrome da dolore regionale complesso (in precedenza definita “algodistrofia post traumatica”).
La diagnosi si basa sulla risonanza magnetica che evidenzia aree patologiche di colore grigio chiaro. La Risonanza eseguita precocemente potrebbe non essere attendibile perché tra la comparsa del dolore e la visibilità delle alterazioni nella Risonanza possono trascorrere sei settimane (quindi).
Continua ad approfondire:
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