Fibromialgia e alimentazione
Risponde la Dott.ssa Nedjoua Belkacem
Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Ferrara e con specializzazione in Medicina Interna. N. ordine dei Medici Chirurghi di Ravenna: 2794
Nella difficile convivenza con la fibromialgia, è fortemente raccomandata la consulenza del nutrizionista per consigliare la scala alimentare idonea alla persona. Un approccio fai da te potrebbe causare diversi problemi, fra cui infiammazioni intestinali (specialmente se vi fosse assunzione di alimenti grassi e privi di sostanze nutritive).
Una corretta alimentazione è fondamentale per:
- migliorare l’energia cellulare
- ridurre lo stress ossidativo
- sostenere il consumo calorico correlato alle diverse terapie svolte (inclusa l’ossigenoterapia iperbarica).
Anche se non esiste una dieta specifica, grazie all’esperienza accumulata nel Centro Iperbarico di Ravenna, possiamo dare alcuni consigli utili:
- ridurre lo zucchero e optare per lo zucchero di canna non raffinato
- assumere poca carne rossa, perché il paziente fibromialgico ha scarsa capacità di drenaggio delle tossine
- preferire pesce, pollame, coniglio, uova, latticini e formaggi se non si hanno intolleranze al lattosio o colesterolo alto
- mangiare molta frutta e verdura fresca di stagione, meglio se da agricoltura biologica, per l’azione antiossidante delle vitamine e per l’apporto di sali minerali
- ottimo l’impiego di cereali integrali ben cotti, preferibilmente senza glutine (come riso e mais, e poi grano saraceno, quinoa, amaranto, sorgo, teff, manioca). Condirli con olio d’oliva (per la presenza di vitamine e acidi grassi insaturi) ed erbe aromatiche
- limitare l’impiego delle solanacee (pomodori, melanzane, patate, peperoni), poiché sono irritanti per la mucosa intestinale
- ridurre l’apporto di sale per evitare i ristagni e gli edemi, frequenti nella fibromialgia
- bere molta acqua (preferibilmente con un contenuto di bicarbonato superiore a mille milligrammi per litro), infusi o tisane
- limitare l’uso di caffè e tè. Preferire il tè verde, l’orzo o il malto
- come sostanze che diano più tono senza eccitare il sistema nervoso (sostitutivi del caffè) vanno bene complessi vitaminici, pappa reale, alga spirulina (quest’ultima a condizione che il fegato sia in buone condizioni e controllandolo periodicamente con appositi esami del sangue)
- poco indicato il ginseng: è un tonico che, nella fibromialgia, può aumentare la contrazione muscolare e il livello di dolore, così come la difficoltà a riposare la notte
- ammesso un bicchiere di vino ai pasti, meglio se rosso (ha proprietà antiossidanti). Evitare i superalcolici
- si richiede sostegno integrativo tramite alimentazione o nutraceutica. Si consigliano Omega3, vitamine, integratori.
Continua ad approfondire:
- Fibromialgia: come si cura?
- Centro Iperbarico di Ravenna: ecco come aiutiamo i pazienti fibromialgici.
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