Spondilodisciti e OTI: il dottor Pozza invitato al convegno EUBS
Il Comitato scientifico della European Underwater Baromedical Society – EUBS ha accettato il lavoro scientifico del Centro Iperbarico Ravenna sul trattamento delle spondilodisciti con ossigeno terapia iperbarica (OTI) come comunicazione orale presso il convegno che si terrà dal 14 al 18 settembre a Istanbul.
Al convegno il Centro Iperbarico di Ravenna sarà rappresentato dal Dr. Moreno Pozza, coautore dello studio “Hyperbaric Oxygen Therapy As Adjuvant Therapy In Spondylodiscitis ” in cui si dimostra che l’ossigenoterapia iperbarica favorisce il successo nel trattamento della spondilodiscite.
Questa bella notizia, che rende tutti noi del Centro Iperbarico molto orgogliosi, ci è stata preannunciata con queste parole:
“Thank you very much for the submission of your abstract to 36th Annual Meeting of the European Underwater and Baromedical Society which will be held between the dates of 14th September – 18th September, 2010 in Istanbul, Turkey.
We are pleased to inform you that your abstract entitled ‘Hyperbaric Oxygen Therapy As Adjuvant Therapy In Spondylodiscitis’ has been accepted as ‘Oral presentation’ by the Scientific Committee.”
Lo studio “Hyperbaric Oxygen Therapy As Adjuvant Therapy In Spondylodiscitis”, effettuato da Pasquale Longobardi, Moreno Pozza e Gioacchino Leandro, dimostra che l’ossigenoterapia iperbarica favorisce in maniera significativa il successo nel trattamento della spondilodiscite, cioè di una grave infezione dei dischi intervertebrali che generalmente viene trattata con antibiotici, riposo assoluto, immobilizzazione e, a volte, intervento chirurgico.
Lo studio si basa su una metodologia di lavoro attuata nel Centro Iperbarico di Ravenna e che ha coinvolto 22 pazienti. Ecco una breve sintesi di ciò che è stato fatto e dei risultati ottenuti:
- Metodologia. Dal 1 gennaio 1999 al 1 giugno 2010 sono stati visitati, presso il Centro Iperbarico di Ravenna, 27 pazienti con diagnosi di spondilodiscite. Ventidue pazienti sono stati trattati con una media di 31,4 trattamenti (range 15-85) di ossigeno iperbarico (253 kPa per 90 minuti per 5 giorni alla settimana).Il gruppo di pazienti includeva 12 uomini e 10 donne con un’età media, all’inizio del trattamento, di 52,4 anni (range 31-74). Dei pazienti 12 avevano la diagnosi di spondilodiscite post-chirurgica, 3 di spondilodiscite tubercolare e 7 con diversa eziologia. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a risonanza magnetica (RMN) e ad esami del sangue con ricerca degli indici di infiammazione (velocità di sedimentazione degli eritrociti, proteina C-reattiva e il fattore I) sia all’inizio che al termine del trattamento e durante i controlli successivi.Dati alla mano, sembra proprio che l’ossigenoterapia iperbarica, possa essere un adiuvante nel trattamento delle spondilodisciti.
- Risultato. Ventuno pazienti trattati su ventidue (95,5%) hanno riferito un miglioramento soggettivo o la risoluzione del dolore. Sette pazienti (31,8%) hanno mostrato un miglioramento negli indici ematochimici di infiammazione e otto pazienti (36,6%) hanno avuto un miglioramento nelle immagini della risonanza magnetica (RMN). Due pazienti (9,09%), inoltre, hanno mostrato un miglioramento sia degli indici di infiammazione che della risonanza magnetica.
- Casi e approfondimenti. In relazione a questa patologia segnaliamo il doloroso caso di Mara, 44 anni che dopo un intervento chirurgico per curare un’ernia ha contratto un’infezione delle vertebre, cioè è affetta da spondilodiscite. Il 31 luglio Mara ha iniziato lo sciopero della fame che dichiara di voler continuare“a oltranza, fino a quando non riceverò giustizia contro chi mi ha distrutto la vita; e spero nella solidarietà di chi mi vorrà stare accanto“.
Per saperne di più sulle patologie trattabili con l’Ossigenoterapia Iperbarica clicca qui:
Paola Giangreco
04/08/2010, 13:17:46
Studio molto interessante. Complimenti.
Due domande:
1) E’ stata praticata dai pz contemporaneamente all’OTI l’antibioticoterapia? (Tenendo conto degli effetti dell’ossigenoiperbarico sul potenziamento dell’efficacia degli antibiotici)
2)Come indagine strumentale si potrebbe ricorrere anche alla scintigrafia con i leucociti marcati?
Grazie
Paola Giangreco
Redazione
05/08/2010, 17:59:49
cara Paola, grazie per i graditi complimenti.
La spondilodiscite, grossolanamente, si può suddividere in due categorie: infiammatoria e infettiva. In tutti i casi di tipo infettivo è stata chiesta valutazione di un infettivologo ed è stata applicata antibioticoterapia. La tipologia di antibiotico e il dosaggio dipendevano dal tipo di infezione (per esempio, terapia specifica nelle forme tubercolari). In generale, presso il Centro iperbarico di Ravenna nelle infezioni dell’osso utilizziamo con successo un’associazione di rifampicina e minociclina per periodi prolungati (in media due mesi).
Concordo sull’utilità della scintigrafia ossea con leucociti marcati quando ci sia un dubbio sulla diagnosi. Nei pazienti segnalati nello studio, la diagnosi era certa (pazienti inviati da reparto di neurochirurgia o malattie infettive). In questi casi è preferibile la risonanza magnetica perchè permette di definire meglio l’estensione del danno. Ciao
vito
28/03/2011, 12:29:55
salve dottore, io ho contratto la spondilodiscite da stphilococcus aureus nel 2007. Dopo che il batterio sia stato bloccato, quale deve essere il passo successivo per non rimanere paralizzato nel piu breve tempo possibile?
Vito
Pasquale Longobardi
31/03/2011, 22:40:18
caro Vito, ti ringrazio per l’attenzione. Comprendo la tua preoccupazione. Se l’infezione fosse stata bloccata e se tu stessi bene (cammini normalmente,) non corri il pericolo della paralisi. Controlla gli indici di flogosi (emocromo con formula, quadro proteico elettroforetico, VES, PCR, fibrinogeno, D-Dimeri) e la radiografia o la RM del collo. Se fossero nella norma, potresti stare ulteriormente tranquillo.
Il Centro iperbarico Ravenna (tel 0544-500152) è a tua disposizione per una eventuale valutazione accurata (chiedi del dr. Moreno Pozza o del sottoscritto). Ciao, Pasquale
iris
27/04/2011, 16:22:43
salve, il mio papa’ e’ affetto da spondilodiscite, scoperta soltanto pochi mesi fa! Grazie alla “competenza” di molti medici che ci hanno fatto perdere soldi ma soprattutto tempo prezioso, il mio papa’ cammina molto ma molto a stento..o meglio… non cammina !!!! Alla fine, un neurochirurgo, ci ha consigliato di andare all istituto Pasteur, in Francia!!!! Lei che ne pensa??? Ho anche chiamato al Centro iperbarico Ravenna ma i tempi d attesa sono molto lunghi!!! Grazie!!!!!
Pasquale Longobardi
28/04/2011, 21:43:27
cara Irisi, ti ringrazio per l’attenzione e mi dispiace vivamente per il disagio e malessere del papà.
Ritengo che in Italia ci siano le competenze per trattare al meglio la spondilodiscite. In che città abiti? Sarà un piacere indirizzarti alla struttura di eccellenza più vicina a te.
Per quanto riguarda il Centro iperbarico Ravenna, chiama Francesca Cappai (assistente alla Direzione sanitaria, tel. 0544-500152), dille che siamo in contatto tramite blog e chiedi visita urgente con me o con il dr. Moreno Pozza che gode della mia fiducia per quanto riguarda la gestione della ossigenoterapia iperbarica nelle spondilodisciti.
L’obiettivo di curare tuo padre è importante, agiremo per il meglio. Ciao, Pasquale
iris
29/04/2011, 16:59:37
non immagina il mio stupore x la sua celere risposta!!!! grazie mille!!! io abito a bari dott pasquale!!!! mi creda sono davvero ormai priva di energie… ma soprattutto arrabbiata x l incompetenza dei vari dottori che abbiamo consultato.. senza alcun risultato!!! domani mattina ho un altro appuntamento con un infettivologo del policlinico di bari!!! dott la prego…mi consigli il meglio!!! sono strana di vedere il mio papy ridotto cosi!!! davvero nn ho parole x ringraziarla!!!!!
Pasquale Longobardi
29/04/2011, 18:07:24
cara Iris, mi è stato suggerito – da un caro collega di Bari – il dr. Carlo Pizzoni che lavora presso l’Ospedale S.S. Annunziata di Taranto. Cerca il contatto nel web e chiamalo. Se avessi difficoltà contattami al mio email personale: p.longobardi@iperbaricoravenna.it o divedoc@libero.it.
Tienimi informato. Ciao, Pasquale
iris
29/04/2011, 22:24:02
e’ la prima volta che mi capita di incontrare un medico gentilissimo…e…. disponibilissimo…. la ringrazio di vero cuore.!!!! davvero non ho parole!!! certo che la terro’ informata!!!! domani farò la mia piccola ricerca..e le faro’ sapere!!! buona serata e…. GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE GRAZIE!!!!!!!
Pasquale Longobardi
30/04/2011, 16:41:00
cara Iris, ho letto la storia travagliata del tuo papà che mi hai inviato all’email dell’ufficio. Il tuo impegno verso il tuo papà merita di essere facilitato. Il mio collega di Bari ha segnalato il caso del tuo papà al dr. Carlo Pizzoni. E’ disponibile per un contatto telefonico da martedì 3 maggio 2011. Se lo riterrai utile, inviami email al mio indirizzo personale divedoc@libero.it (con il riferimento del tuo indirizzo email) in modo che io possa darti il numero del suo cellulare. Ciao, Pasquale
tiziana
14/06/2011, 00:30:31
Anche a me è stata diagnosticata spondilodiscite L5-S1 con ascesso ossifluente di natura tubercolare. Dopo biopsia a cielo aperto veniva isolato il Mycobatterium bovis. Intrapresa cura antibiotica con Isoniazide-Rifampicina-Etambutolo e Streptomicina. Dopo un mese
forti dolori alle gambe, specialmente
alla sinistra, con immobilizzazione a letto. Avevano diagnosticato una sciatalgia e mi avevano trattato con iniezioni di Toradol, senza nessun miglioramento. E’ così da 4 settimane. Adesso sono, nuovamente, ricoverata. Fatta Risonanza Magnetica con mezzo di contrasto: mi dicono che l’ascesso sia aumentato. Devo fare nuovamente la biopsia perché i medici mi dicono che ci potrebbero essere altri germi.Sono spaventata e sconsolata .. avranno sbagiato la diagnosi?.
Con la terapia iperbarica posso migliorare e tornare in tempi brevi dalla mia famiglia? Abito in Piemonte. La ringrazio anticipatamente. Tiziana
Pasquale Longobardi
06/08/2011, 11:51:35
cara Tiziana, ti ringrazio per l’attenzione e mi dispiace immaginarti ricoverata e sofferente – specialmente nella calda estate.
La procedura del Centro iperbarico Ravenna per le spondilodisciti midollari è la seguente:
– qualora ci sia evidenza clinica di danno neurologico (come è nel tuo caso), è essenziale intervenire chirurgicamente per pulire quanto possibile. Il referente è lo specialista neurochirurgo. Il problema è che è difficile trovare un neurochirurgo in questo periodo (personale ridotto) e disponibile a eseguire un intervento che per sua natura (infezione) comporta il successivo blocco della sala operatoria per la sterilizzazione.
– dopo la pulizia (o in attesa) riposo a letto con un busto (da portare sempre, anche quando sei coricata). Per questo il referente è lo specialista fisiatra. Dolore alle gambe e caldo non aiutano a sopportare il busto.
– l’ossigenoterapia iperbarica è molto utile per facilitare la riduzione della carica batterica e potenziare le difese immunitarie. In Piemonte ci sono due Centri iperbarici ma non conosco la loro esperienza nella gestione del percorso integrato per la terapia della spondilodiscite. L’indirizzo dei Centri iperbarici lo trovi in www.simsi.org dove sulla destra c’é il link “Centri iperbarici”.
– antibioticoterapia (non mi dilungo perché ti è attualmente già somministrata).
Seguendo questo percorso terapeutico, è possibile che entro due mesi (con la neuroriabilitazione) possano ridursi i dolori agli arti inferiori. Senza applicare il percorso completo i farmaci antidolorifici (come il Toradol) sono inutili.
In bocca al lupo. Pasquale
maria
30/08/2011, 19:48:26
Buonasera, 15 gg fa a mio marito gli è stata diagnosticata la spondiloiscite vertebre D7-D8. Ha forti dolori a livello lombare ma non alle gambe e sudorazione notturna. Martedì 23/08/11 dopo aver fatto la risonanza con liquido di contrasto hanno ritenuto opportuno ricoverarlo. Oggi dopo una settimana di esami gli hanno fatto il busto gessato. Esegue, da 6 gg, terapia antibiotica endovena 2 volte al dì. Hanno escluso tubercolosi e brucellosi.
Mio marito ha 47 anni è donatore di sangue, ha donato in ottobre 2010 e gli esami erano a posto. In marzo 2011 sì è sottoposto a un intervento chirurgico di ernia inguinale e anche lì gli esami erano a posto. Ho il grande sospetto che tutto sia cominciato da quel giorno! La mia sarebbe solo curiosità capire, anche xchè ormai nn si torna indietro. Voglio essere certa che mio marito sia curato nella maniera giusta oppure se ci sono centri specializzati per questa malattia. Noi siamo in provincia di Bari e mio marito è ricoverato nel reparto di ortopedia di Monopoli. La ringrazio anticipatamente. Maria
Pasquale Longobardi
02/09/2011, 11:59:29
cara Maria, ti ringrazio per l’attenzione. Mi dispiace per il dolore che affligge tuo marito.
Per quanto riguarda il tuo sospetto che la spondilodiscite sia correlata con l’intervento di chirurgia inguinale, sarebbe necessario conoscere se sia stata eseguita anestesia spinale (per via peridurale). In genere questa viene eseguita a livello delle vertebre lombari (non a livello D7-D8, dove è localizzato il danno del tuo marito). Il dolore dovuto a irritazione delle radici nervose per il trauma da ago o da farmaco (radicolopatia) accade in cinque pazienti ogni mille procedure eseguite. Le infezioni (prevalentemente da staphiloccus aureus) si hanno in una procedura ogni centomila. Al di là di fattori di rischio che possono favorire lo sviluppo di una infezione (diabete, cortisone, febbre, infezioni preoperatorie, tumori) , estrema importanza viene data alla medicazione occlusiva impermeabile: l’accumulo di sudore favorirebbe la crescita batterica (Hoffman,1992).
Per quanto riguarda la terapia, quella in atto (antibiotici per via sistemica e scarico) mi pare appropriata. Dai tempo al trattamento di fare il suo lavoro (anche fino a sei mesi, con una prima verifica un mese dopo l’inizio della terapia antibiotica). Spero che l’infezione si risolva e il dolore scompaia. Altrimenti sarà necessario valutare l’opportunità di una revisione chirurgica e/o di associare la ossigenoterapia iperbarica.
Per i Centri specializzati per il trattamento delle infezioni delle ossa, consulta il sito web del Gruppo Italiano di Studio e Terapia delle Infezioni Osteoarticolari (GISTIO) www.gistio.it e quello della Associazione Nazionale Infezioni Osteoarticolari (ANIO) che ha il compito di facilitare i pazienti affetti da questa patologia. Il sito della Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica (SIMSI) è www.simsi.org
Se fosse utile, contatta il Centro iperbarico Ravenna (tel. 0544-500152, email: scrivici@iperbaricoravenna.it)
In bocca al lupo per tuo marito, Pasquale
maria
23/09/2011, 10:16:16
Buongiorno, vorrei informarla che ho fatto un errore e cioè le vertebre in causa sono D8 e D9. Mio marito non ha eseguito l’anestesia spinale bensì quella totale. Comunque a oggi, dopo più di un mese di terapia e busto gessato, non ha più dolori. Domani controllerà la PCR e la VES; tra due mesi dovrà ripetere la risonanza.
Da due giorni mio marito accusa dei doloretti alle gambe che, secondo lui, potrebbero essere dovuti al gesso che gli causa fastidi quando è seduto oppure quando si alza dal letto. Invece io ho paura che siano causati dalla malattia. Le farò sapere i risultati degli esami che avremo la settimana prossima. La ringrazio per la sua disponibilità e gentilezza, Maria.
Pasquale Longobardi
cara Maria, ti ringrazio per l’attenzione e comprendo la tua preoccupazione per una patologia che è difficile da curare e che crea tanta sofferenza. Tienici informati. In bocca al lupo, Pasquale
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