Forza Andrea: si intravedono miglioramenti nelle sue condizioni!
Andrea ci scrive per aggiornarci sulla sua guarigione dopo l’incidente subacqueo che lo ha coinvolto (lo abbiamo raccontato qui), raccontandoci dei suoi progressi:
Ciao Pasquale, ti scrivo per aggiornarti su come procede la mia guarigione. Piano piano, a piccoli passi, mi sembra che le cose migliorino, la prossima settimana finisco il primo ciclo di fisioterapia in acqua, come consigliato dal dottor Francesco Fontana (il fisiatra con cui collabora il Centro Iperbarico di Ravenna).
Devo riconoscere che lavorare in piscina, oltre ad essere piacevole, è anche efficace. Stiamo lavorando su più fronti, dalla respirazione al potenziamento muscolare, in particolare degli arti inferiori e del busto (addominali e dorsali), senza trascurare gli esercizi di propriocezione. I formicolii alla gamba sinistra rimangono, anche se forse un po’ attenuati; in compenso ho notato una maggior sicurezza e disinvoltura nei movimenti, nella camminata e nell’affrontare le scale. Mi sembra che di conseguenza siano anche diminuiti quei dolori articolari causati da una camminata scorretta.
È piuttosto il freddo a crearmi qualche disagio, infatti nelle giornate più fredde e umide percepisco un irrigidimento della muscolatura che mi fa zoppicare un pochino. È per questo motivo che non ho ancora indossato la muta e non sono entrato in mare… anche se la curiosità e il desiderio di scoprire che effetto mi fa è tanta. Aspetto la primavera… se ci riesco!!! Il mio desiderio è quello di riprendere l’attività nella Scuola come allievo istruttore, la mia carriera era appena cominciata e spero di poterla riprendere.
Recentemente ho acquistato il cavo USB del mio computer subacqueo, così ho potuto scaricare i dati dell’immersione che ti allego. Nel rinnovare i miei più sentiti e mai abbastanza, ringraziamenti, oltre ai tradizionali saluti aggiungo tanti auguri di buone feste. Andrea
Risponde qui sotto, nei commenti, il nostro Direttore Sanitario Dott. Pasquale Longobardi, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee. Per approfondimenti sui nostri servizi legati alla medicina subacquea clicca qui sotto:
Pasquale Longobardi
26/12/2010, 22:59:43
Caro Andrea, è una gioia leggerti.
Sono felice dei progressi, l’esperienza insegna che la riabilitazione in acqua – se fatta con tenacia – è magica.Utilizza in piscina (durante la riabilitazione) una muta da 3 mm che protegge dal freddo senza limitare i movimenti. Se avessi ancora freddo utilizza,come sottomuta, una maglia di quelle in materiale tecnico tipo quelle che si usano sulla neve.
Per le immersioni in mare aspetta che l’acqua sia più calda, il freddo ti genera uno stress al sistema nervoso neurovegetativo (che ancora deve recuperare).
Il profilo dell’immersione è normale, non ci sono errori.
E’ “bulligeno” solo perché si tratta di una immersione profonda. La causa dell’incidente risiede nel “polverone” che si era creato nel tuo sangue per lo stress pre-immersione e la disidratazione.
Un abbraccio e felici auguri per un 2011 che veda il tuo recupero. Pasquale
francesco fontana
09/01/2011, 11:46:10
Ciao Andrea, come Pasquale anche io sono felice di sapere che stai procedendo nel recupero funzionale programmato.Riparati dal freddo perchè questo tende a far contrarre la muscolatura con effetto negativo.
Francesco fontana
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