Piede diabetico

Che cos’è il piede diabetico?

La malattia del piede diabetico, che porta a ulcere, è una delle complicanze più gravi del diabete mellito. Sono oltre 3 milioni 200 mila in Italia le persone che dichiarano di essere affette da diabete, il 5,3% dell’intera popolazione (16,5% fra le persone di 65 anni e oltre) e il 15% di loro, durante la vita, ha la probabilità di incorrere in una lesione da piede diabetico (Istituto Nazionale di Statistica).

Le cause della formazione di ulcere ai piedi sono simili nella maggior parte dei pazienti. Queste ulcere spesso derivano dalla presenza contemporanea di più fattori di rischio che comprendono: diabete, neuropatia e arteriopatia periferica.

La neuropatia è sinonimo di piede insensibile e talvolta deformato, che spesso porta a un carico anomalo sul piede. Nelle persone con neuropatia, un trauma minore (ad es. da scarpe inadatte o da una ferita meccanica o termica acuta) può trasformarsi in ulcerazione del piede. Perdita di sensibilità protettiva, deformità del piede e articolazione limitata possono comportare un carico biomeccanico anormale.

Questo produce un elevato stress meccanico in alcune aree, da cui ne deriva un ispessimento della pelle (callo). Il callo causa quindi un ulteriore aumento del carico del piede, spesso con emorragia sottocutanea, e infine ulcerazione della pelle. Un’altra forma di neuropatia è anche il piede di Charcot.

Si tratta di un quadro acuto di infiammazione che comporta la frattura delle ossa del piede con conseguente deformazione. È importante il tempestivo riconoscimento del quadro clinico, in quanto queste modificazioni del piede aumentano notevolmente il rischio di sviluppare ulcerazioni continue.

L’arteriopatia periferica, generalmente causata da arterosclerosi, può colpire fino al 50% dei pazienti che soffrono di piede diabetico. Rappresenta un importante fattore di rischio perché compromette la guarigione della ferita e può portare all’amputazione delle estremità inferiori.

Solo una piccola percentuale dei pazienti è affetta da un quadro puramente neuropatico o puramente ischemico. Generalmente si tratta di situazioni miste (neuro-ischemiche) che è sono anche le situazioni più gravi e complesse da trattare.

È importante quindi intervenire tempestivamente.

Caratteristiche del piede diabetico

Alcune delle caratteristiche più frequenti del piede diabetico sono:

  • Perdita di sensibilità
  • Formicolio
  • Deformazione delle strutture anatomiche del piede (dita, arco plantare)
  • Alterazione delle articolazioni della caviglia (difficoltà a camminare o a effettuare il passo correttamente)
  • Presenza di calli
  • Estremità fredde
  • Lesioni che tendono a non guarire e si infettano facilmente
  • Lesioni con bordi callosi (ulcere neuropatiche) e molto essudanti

La prevenzione è fondamentale per evitare la patologia del piede diabetico e si fa anche attraverso l’educazione del paziente e dei caregiver. È importante anche educare a una corretta alimentazione, migliorare lo stile di vita (eseguire sport, camminate, non fumare, evitare di camminare scalzi, usare scarpe idonee), osservare con attenzione e quotidianamente i propri piedi e fare curare eventuali calli da podologi esperti.

Nelle foto qui sotto è visibile il processo di guarigione di un piede diabetico in un paziente trattato presso il nostro CCFD:

Il nostro percorso di cura per le da pressione o da decubito

Presso il Centro Iperbarico di Ravenna dal 2004 è operativo il Centro Cura Ferite Difficili (CCFD), con oltre 385.665 prestazioni mediche erogate, personale specializzato e tecnologie all’avanguardia per la cura del piede diabetico.

Il percorso di cura del piede diabetico viene definito durante la prima visita considerando il quadro clinico generale del paziente. È fondamentale valutare la presenza di neuropatia e arteriopatia periferica. Inoltre, attraverso esami non invasivi quali il test del monofilamento, l’Ossimetria Transcutanea, Laser Doppler Flussimetria, l’esplorazione dell’osso esposto (probe to bone), l’estensione dell’area della lesione e la presenza di infezione, e con la classificazione WIFi (Wound, Ischemia, Foot infection), possiamo valutare il rischio di amputazione entro un anno. Questa valutazione è fondamentale per capire quale può essere il trattamento più appropriato e con quale grado di urgenza dobbiamo agire per salvare l’arto.

Il trattamento del piede diabetico comprende un team multidisciplinare che può intervenire a seconda della necessità. Oltre alla nostra valutazione medico-infermieristica possiamo coinvolgere diverse figure professionali quali il diabetologo, per il compenso della patologia di base, il podologo, il chirurgo vascolare, in caso di presenza di arteriopatia, il chirurgo ortopedico, per le problematiche che riguardano le ossa o presenza di infezione per la bonifica chirurgica, il fisiatra, per valutare l’utilizzo di scarpe idonee in caso di presenza di neuropatia e il nutrizionista, per una corretta alimentazione.

Il CCFD del Centro Iperbarico di Ravenna è un Centro di eccellenza internazionale per la cura delle ferite. È integrato nella Rete Vulnologica della AUSL Romagna come secondo livello di integrazione fra territorio e ospedale. Il nostro personale sanitario, quando necessario, indirizza i pazienti verso altri setting di cura.